Ora vi racconto una storia. C’era una volta un giovane a cui tutti dicevano: sei giovane. Ooookay, siamo d’accordo su questo. Poi gli dicevano: aspetta, sei giovane. E questo gli andava già meno bene, ma ci sta. Poi gli dicevano: il mondo è brutto e cattivo, e tu non ci puoi fare niente. E il giovane: ma come…? Anzi, qualcosa ci puoi fare: lamentati di questo mondo brutto e cattivo che i vecchiacci ti hanno lasciato, e cerca di divertirti come puoi, domani sarà l’apocalisse. Ecco, vedi, vero che ti sale l’ansia? E sei ansioso, e sei fragile, e sei bamboccione…
E vabbè, è inutile continuare, sono cose che si sanno, no? Be’, la morale della storia la vedete qui sul palco. La ascolterete nel corso di questa serata. Siamo qui per dire che forse… forse, questa narrazione non è poi così vera. E soprattutto non è utile. Non è utile alla società e non è utile a noi. Non è utile a voi. Castel Maggiore siamo noi tutti, di tutte le età. E allora, alcuni di quelli che fanno parte della fascia di età più bassa a Castel Maggiore (e non solo) si sono guardati in faccia e hanno detto: ma se io non volessi rassegnarmi a sopravvivere bene aspettando l’apocalisse? Se volessi essere utile, davvero utile al mio tempo e alla mia comunità, e magari provare persino a sventarla, questa apocalisse? Chi me lo impedisce? E il miracolo è stato che parlandone di questa idea, a lungo, bene, approfonditamente, con gente di ogni età, la risposta che saltava fuori era: non te lo impedisce nessuno. Il miracolo è stato che gente “grande”, anche molto più grande, ha parlato con noi, che siamo adulti, giovani sì ma adulti, ci ha trattato da adulti, veramente interessati a quello che avevamo da dire, allo sguardo diverso che potevamo avere sulle cose, e noi abbiamo scoperto che il “loro” sguardo era altrettanto interessante e potente. E l’altro miracolo che è successo è che quando di queste cose abbiamo parlato ad altri giovani, pensa un po’, si sono infuocati pure loro. Ed eccoci qui.
Ora basta coi piagnistei sui giovani e non giovani. Davanti a voi avete delle persone, con un’età sufficiente per pensare e prendersi delle responsabilità, che hanno deciso con timore, con entusiasmo, con preoccupazione, con allegria di fare un passo nuovissimo e originale. Non stiamo andando all’arrembaggio pensando che sarà tutto facile, saremmo immaturi e non lo siamo. Pensiamo che sarà impegnativo, impegnativissimo. Che avremo bisogno di aiuto, di sostegno, di creare anche attorno a noi quel bellissimo clima di ascolto e rispetto reciproco fra persone diversissime come età, provenienza, cultura, ideali che si è creato nell’ambito delle tantiiiiiissime riunioni di preparazione a questo passo. Questo stile di fare politica, perché stavamo già facendo politica, è un valore preziosissimo che vogliamo difendere e diffondere: ascolto, ascolto vero, che prima vede la persona, si sintonizza e vuole davvero sapere cosa ha da dire; rispetto, rispetto autentico, che ritiene che gli altri siano in ogni caso un valore, e che possono avere delle idee che io non condivido e persino che non rispetto, le loro idee, ma la persona che le ha merita sempre e comunque la mia considerazione, la mia gentilezza, la mia solidarietà. Non sono le idee e nemmeno i comportamenti, crediamo, che fanno meritare rispetto, ma il fatto che è una persona, e la politica, lo crediamo fortemente, deve essere a servizio di tutte le persone.
Sto sparando alto? Certo, e quant’è bello! Quant’è bello pensare alto, pensare a cose che ci fanno allargare la mente e il cuore. Ma NON per volare lassù con gli occhi chiusi, ma per capire quali sono gli atti concreti, le azioni politiche, nel senso migliore del termine, che da questi pensieri alti possono discendere. Per esempio, quello che dicevo prima – il valore della persona. Perché mai un ragazzo come me, come noi, si dovrebbe infilare in un’avventura come questa, che abbiamo già visto preparandoci che non sarà per niente una passeggiata, se non perché credo, crediamo fino in fondo che è giusto e umano mettere le proprie risorse e il proprio impegno a disposizione di chi ha questo valore inestimabile? A disposizione di voi, di noi, di tutti quanti devono beneficiare dell’azione politica. Lo sappiamo tutti che ci sono altri motivi per fare politica – non siamo nati ieri l’altro ma non siamo neanche nati ieri. Ma vi preghiamo di credere che quegli altri motivi non sono i nostri. Non lo sono in questo momento e con il vostro aiuto contiamo che non lo siano mai.
I nostri motivi, quelli che ci spingono, sono che a partire da una serie di valori che abbiamo dibattuto a lungo e abbiamo espresso nel manifesto che abbiamo distribuito – valori come, appunto, quello della persona, e quindi la libertà e l’uguaglianza; come la comunità fatta di relazioni vere e ampie e cordiali e generose; l’ambiente come patto con la natura, di cui facciamo parte; come la consapevolezza di essere adulti e responsabili, che non ci lascia dormire sul divano a guardare Netflix – a partire da quei valori vogliamo far discendere le azioni che andremo a intraprendere, vogliamo avere una direzione in cui mandare questa città, una direzione buona e bella, che faccia emergere il meglio che c’è nel territorio e nei suoi abitanti, senza galleggiare semplicemente su una realtà che poi non è tanto male. Dice… be’, cosa c’è di male nel voler galleggiare senza tanti pensieri? Niente, per carità. Però… noi crediamo che ci sia di più. Gli esempi sono sempre parziali e ingannevoli, ma… È inutile che vi parli di altre piste ciclabili che Cose Nuove vuole far pitturare per terra, se oltre a fare quelle non coltiviamo la consapevolezza che una vita in armonia con la natura richiede meno fretta, così che andare in bicicletta diventa uno stile di vita, oltre che essere il diritto ad avere piste ciclabili sicure? E se non capiamo che la natura non è l’ambiente soltanto, ma che siamo noi parte della natura, che dobbiamo trovare una nuova armonia in noi e attorno a noi, e sì, che è per questo che dobbiamo fare la raccolta differenziata e raccogliere le cacche del cane, ma anche non continuare a consumare suolo costruendo dovunque e senza mitigare l’impatto ambientale. E la politica, crediamo, deve pitturare le piste ciclabili per terra ma anche aiutare far fiorire la parte più naturale e armoniosa degli esseri umani. Ed è inutile che vi parli di biciclette, se a Castel Maggiore ci sono persone che se ne stanno chiuse in casa per mille motivi, molti dei quali possono non essere una semplice libertà di scelta ma espressione di un disagio di qualche tipo. La solitudine è una brutta bestia, ma la solitudine è solo un sintomo, di un qualcos’altro che la politica, con l’attenzione e la lungimiranza, deve indagare e cercare di rimediare.
Certo, sto continuando a sparare alto, ma sapete una cosa? È più bello sparare alto e da questi pensieri alti strolgare cosa si può fare di buono per portarli a terra… che passare il tempo tenere a bada l’ansia per le cose che vediamo in tv o sui social sentendoci impotenti. Noi vogliamo fare qualcosa di più che tenere a bada l’ansia. Vogliamo innanzitutto capire i bisogni e le paure che sono nostri come vostri, e vedere cosa fare qui e adesso per migliorare il mondo cominciando da Castel Maggiore.